La fantasia d'essere in mezzo ad un padre con figlio mi ha sempre stuzzicata, ma fra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. RItenevo che certe fantasie è meglio che rimangano tali. Non mi sono però fatta sfuggire l'occasione di aggiungerli su Skype, giusto per curiosità, anche spinta da Hansel mio marito. Il loro fare molto pacato, mai pressioni, mai alcuna traccia di impazienza, qualche parolina azzeccata al momento giusto, non ha fatto altro che rafforzare il mio desiderio proibito. Devo dire che i due hanno saputo tessere abilmente la loro tela. La proposta d'un massaggio è arrivata (e non credo a caso) per un venerdì di una settimana che loro sapevano era stata pesante per me. Un massaggio, in fondo, è una cosa innocente. Ad ogni buon conto, avevo messo le mani avanti: avrei accettato il massaggio di un'ora a patto che fosse un vero massaggio e non un pretesto per fare sesso, quindi solo per conoscersi, e senza levarmi le mutandine! Devo essere sincera: ero molto titubante per via della giovane età del ragazzo, e soprattutto temevo eventuali atteggiamenti morbosi o torbidi o incestuosi. E poi, anche se non sembra, io sono una timidona! Insomma col massaggio li avrei messi alla prova... alla prima mossa falsa mi sarei rivestita e sarei andata via. Luogo dell'incontro: un bar carino in zona centrale. Arrivano due figuri alti due metri... posso dire due fighi? Si assomigliano molto, stessa altezza, stesso portamento elegante ma un po' buffi perché vestiti pressoché uguali. Il papà è un uomo affascinante con occhi magnetici, difficile sostenere il suo sguardo, è un uomo di polso che però sa anche metterti a tuo agio. Il ragazzo invece è acerbo ma davvero bellissimo... provo un certo imbarazzo... anagraficamente potrei essergli madre! Ma siccome la conversazione era risultata piacevole e loro molto garbati, sentivo di poter proseguire la serata secondo programma. Uscendo dal bar ed incamminandoci verso il loro appartamento, mi prendono per mano... uno a destra ed uno a sinistra. Quel gesto così intimo e spigliato mi rassicura, le loro mani forti e calde sono state il preludio di ciò che sarebbe accaduto in seguito. Mi invitano a spogliarmi e stendermi per il massaggio, ed apprezzo che non siano loro a levarmi i vestiti... li canzono bonariamente per il loro atteggiamento oltremodo "professionale", ma subito me ne pento perché di certo non volevo fraintendessero il mio gioco per una provocazione. Accendono alcune candele mangiafumo. Mi sdraio a pancia in giù e parte la musica - dopo tanto parlare voglio rilassarmi e godermi il massaggio. Spero che non rovinino tutto infilandomi le mani nelle mutandine! Invece cominciano dai piedi, perfettamente sincronici a ritmo di quella musica bellissima di tamburi berberi, lenta e sensuale. Ci sanno fare. Hanno le manone grandissime e belle, mi piace guardarle mentre mi percorrono il corpo con la crema. Mi lavorano tutti i nervetti, metodicamente, sciolgono le contratture dolorose, ammorbidiscono e stendono i muscoli. Mi girano e rigirano mi mettono in posizioni assurde ma piacevolissime, io oramai sono fatta di gomma. E' un crescendo! Chiudo gli occhi e li lascio fare. Trovo tutta la situazione terribilmente eccitante, essere oggetto di desiderio condiviso da papà e figlio... chi l'avrebbe mai detto!? Mi sussurrano parole nelle orecchie, il papà in un orecchio il figlio nell'altro - fino a farmi diventare schizofrenica. Mi dicono che hanno voglia di baciarmi, mi chiedono se ho bisogno d'un massaggio multisensoriale, ed io mi ritrovo ad annuire con le gambe spalancate in segno di resa, le mutandine ancora addosso, e sono fradicie. Il massaggio continua, ma non partono subito di lingue... vogliono farmele desiderare. Le loro dita s'insinuano nella mia bocca e qui la sorpresa: mi mettono una grossa fragola matura in bocca, buonissima. 'Questo è il padre', mi viene detto, mentre la fragola esplode in bocca. Io annuisco ancora, la mia bocca vuole più informazioni. M'imboccano un cioccolatino: 'Questo è il figlio', m'informano. Non faccio altro che annuire ad occhi chiusi: ogni loro gesto ogni atto ha una logica intrinseca. Hanno preso il sopravvento. Finalmente le loro labbra e lingue mi scostano le mutandine ma indugiano a posarsi su di me... Ho capito... vogliono che sia io a sfilarmele!!!! Sì, ne ho bisogno, di questo doppio piacere intimo multisensoriale. Desidero fragola e cioccolata tutta la notte, e ne voglio a sazietà. Ecco il lungo resoconto di una delle serate più erotiche della mia vita, grazie a PadreFiglio e grazie a Hansel, maritino mio... anche stavolta ci hai visto giusto e anche stavolta ho sentito la tua presenza anche se eri lontano! Ebbene a volte val la pena trasportare certe fantasie nella realtà!